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EQuilibrium

Indicatori della transizione in azione: credito per le infrastrutture energetiche

Don Dimitrievich
Portfolio Manager, Senior Managing Director, Energy Infrastructure Credit, Nuveen
Energy infrastructure credit hero

Comprendere la velocità della transizione energetica può farne emergere i rischi, mettendo in luce al contempo interessanti opportunità d’investimento. Per aiutare gli investitori a valutare il ritmo e il percorso della transizione, abbiamo identificato i parametri chiave che gli investitori dovrebbero monitorare nel nostro recente documento La transizione energetica: 10 indicatori essenziali per gli investitori istituzionali.

Sfruttando questo quadro, Don Dimitrievich, Senior Managing Director e Portfolio Manager del team Energy Infrastructure Credit (EIC) di Nuveen, descrive come tre indicatori – spese in conto capitale per l'energia pulita, stop pianificati delle centrali a carbone e politiche commerciali pubbliche si rifanno al quadro di mercato del comparto EIC e hanno un impatto sulle rispettive strategie di investimento. Il presente articolo fa parte di una serie.

 

La domanda di energia costituisce il principale driver del valore per le infrastrutture energetiche. Dopo anni di crescita limitata, la presenza simultanea di alcuni fattori sta catalizzando la domanda per maggiori quantitativi di energia elettrica, incluso l'aumento dell'elettrificazione a fronte della crescita delle energie rinnovabili per la generazione di energia, i veicoli elettrici per il trasporto e l'avvento dell'IA generativa. Il mix delle modalità di soddisfacimento della domanda di energia sta mutando, e ciò ha implicazioni per i meccanismi di finanziamento, le opportunità d’investimento e i fattori di rischio.

Energy infrastructure credit chart 1

Indicatore #1 - rapporto capex in aumento, ma l'importanza del capitale di debito viene spesso trascurata

Nel 2023, negli Stati Uniti, le spese in conto capitale per l'energia pulita hanno superato di poco quelle per i combustibili fossili (1,4:1).1 Questo rapporto è destinato ad aumentare, poiché le spese in conto capitale costanti per i combustibili fossili saranno compensate dall'incremento degli investimenti in energia pulita. Gli scenari variano indicativamente tra un rapporto di 6:1 e 13:1 entro il 2030.1

Nel complesso, la generazione di energia rinnovabile è più ad alta intensità di capitale rispetto alla generazione convenzionale, poiché la gran parte dei costi è legata alla costruzione e allo sviluppo di infrastrutture, rispetto alla manutenzione variabile e ai costi per i combustibili necessari alla generazione di energia convenzionale. Di conseguenza, l'aumento delle spese per l'energia pulita richiederà una solida offerta di finanziamento del debito. Questa dinamica è alla base di una serie di opportunità in rapida crescita per operazioni interessanti nel nostro universo investibile.

 
Energy infrastructure credit chart 2

Indicatore #6 - gli aggressivi piani di dismissione delle centrali a carbone e l'incremento della domanda di energia rivelano un'opportunità

La capacità legata al carbone negli USA è calata da 296 GW nel 2013 a 188 GW nel 2023, e si prevede che altri 100 GW verranno dismessi nel prossimo decennio.2 La nuova offerta di energia pulita riuscirà a compensare gli effetti combinati della minore produzione di energia ottenuta dal carbone e degli aumenti secolari della domanda di energia elettrica come sopra descritto? Su base annua, per ogni GW di carbone dismesso nel prossimo decennio, si prevede l'entrata in funzione di cinque GW di capacità di energia rinnovabile. Infatti, circa 1TW (=1.000 GW) di solare, 1TW di stoccaggio, 360 GW di eolico e 79 GW di progetti legati al gas sono attualmente in attesa di essere connessi alla rete statunitense.3

Energy infrastructure credit chart 3

In apparenza, la domanda supplementare di energia prevista può essere soddisfatta da nuove forniture di energia pulita. Tuttavia, la connessione alla rete e la trasmissione rappresentano un ostacolo significativo, insieme a questioni come la mancanza di pianificazione e di quadri regionali per superare e/o ridimensionare tali ostacoli. Il ritmo effettivo delle dismissioni delle centrali a carbone è quindi incerto e potrebbe rivelarsi più lento del previsto nel prossimo futuro, a seconda di come verranno risolti alcuni di questi ostacoli. In effetti, abbiamo già osservato che alcune dismissioni di centrali a carbone hanno subito un ritardo a causa dell'aumento della domanda di energia elettrica, come nel caso della centrale a carbone di Brandon Shores nel Maryland.

L'elevato potenziale in termini di capacità di energia rinnovabile, unitamente ai sistemi di accumulo di energia, rappresenta una significativa opportunità per soddisfare la crescente domanda di energia. Riteniamo inoltre che le infrastrutture per il miglioramento della trasmissione e la generazione distribuita siano aree di mercato interessanti, considerato il loro ruolo nel consentire il cambiamento su larga scala delle fonti di approvvigionamento energetico già in atto negli USA.

 

Indicatore #7 – colli di bottiglia nella transizione incorporati nelle dinamiche protezionistiche

L'Inflation Reduction Act statunitense presenta ovvi vantaggi per la transizione a basse emissioni di CO2 dal punto di vista degli investimenti pubblici statunitensi e del maggiore potenziale di redditività delle tecnologie per l’energia pulita. Tuttavia, l'orientamento protezionistico della politica provoca due conseguenze indesiderate per quanto riguarda la velocità delle riduzioni delle emissioni.

In primo luogo, i requisiti per l'approvvigionamento di materiali e componenti statunitensi (e i relativi dazi sulle importazioni) fanno crescere i costi di input e, di conseguenza, i costi totali per la diffusione dell'energia pulita. Ciò potrebbe potenzialmente ridurre il ritmo della relativa adozione. In secondo luogo, l'attenzione della politica verso l'industria manifatturiera nazionale, necessaria a ridurre la dipendenza dalle apparecchiature per le infrastrutture cinesi, causerà probabilmente un aumento significativo della domanda di energia, che potrebbe costituire un ulteriore onere per le reti.

Per questo motivo, è importante la selettività degli investimenti e la flessibilità delle soluzioni di finanziamento. L'esperienza maturata in diversi cicli economici e la competenza creditizia in ambito energetico possono aiutare gli investitori a valutare la fattibilità e la redditività dei progetti. Anche soluzioni di finanziamento flessibili con covenant finanziari e operativi sono importanti per affrontare le sfide legate al costo del capitale e dell'inflazione dal punto di vista della strutturazione.

Il team Energy Infrastructure Credit di Nuveen offre soluzioni di private debt alle società che stanno portando avanti la transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2, facilitando al contempo la sicurezza energetica.

Cliccate qui per saperne di più sulla strategia Energy Infrastructure Credit.

Approfondimenti tratti da EQuilibrium
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Oltre 220 compagnie assicurative a livello globale (insieme a quasi 580 altri investitori istituzionali) condividono le loro opinioni nel nostro ultimo sondaggio annuale sugli investitori istituzionali, EQuilibrium.
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1 World Energy Investment 2023, EIA.
2 U.S. Energy Information Administration (EIA); i dati sono approssimativi.
3 In coda: Edizione 2024 - Caratteristiche delle centrali elettriche in cerca di interconnessione per le trasmissioni. Aprile 2024. Lawrence Berkely National Laboratory.
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